Dieta bilanciata, vita in equilibrio
PROVENIENZA E STORIA
L’aglio o Allium sativum, nome botanico che deriva da “All”, parola celtica che significa “ardente” e “sativum”, parola latina che significa “coltivato”1, è una pianta bulbosa della famiglia delle Liliaceae originaria dell’Asia Centrale. Una recente revisione della classificazione delle specie botaniche lo fa però rientrare tra le Amaryllidacee, come la cipolla.
L’aglio è noto per le sue proprietà curative da più di migliaia di anni. I cinesi lo usano come medicina erboristica da ben tremila anni, gli Egiziani lo consideravano una sorta di divinità e lo utilizzavano per rendere più produttiva la classe operaia coinvolta nella costruzione delle piramidi, i Greci lo ritenevano efficace durante le Olimpiadi per il miglioramento delle prestazioni degli atleti e lo applicavano anche per guarire le ferite. Nella prima e seconda guerra mondiale fu utilizzato per le sue potenzialità antisettiche.1
MORFOLOGIA
La pianta può crescere fino all’altezza di 1-2 metri1 e la parte che viene utilizzata è il bulbo (la testa), che è racchiuso da decine di foglie, che lo proteggono. Ogni bulbo contiene dei bulbilli o spicchi stretti. Lo spicchio, che è l’organo di moltiplicazione, è attaccato al fusto.
COMPOSIZIONE
Il bulbo è costituito principalmente da acqua e presenta un modesto contenuto di zuccheri. 100 grammi di prodotto apportano buone quantità di minerali e un buon quantitativo di vitamine del gruppo B e vitamina C.
Ad un’analisi chimica, l’aglio risulta ricco in composti contenenti zolfo, responsabili del suo odore pungente e delle sue proprietà terapeutiche.1
STAGIONALITÀ
La stagionalità dell’aglio è da aprile a novembre, benché sia disponibile in commercio tutto l’anno. È possibile anche coltivarlo, perché resiste bene agli sbalzi di temperatura e non richiede particolari attenzioni.
VARIETÀ
Esistono molte varietà di aglio, tra queste: il Piacentino bianco, il rosso di Sulmona, il Serena, il Rosso di Nubia.
PROPRIETÀ
Capacità antidiabetiche: il consumo di aglio riduce la concentrazione di glucosio nel sangue, mentre l’allicina, un composto che si origina quando viene tagliato, è in grado di aumentare il livello ematico di insulina.1
Capacità antiossidanti: l’aglio è in grado di tenere sotto controllo i radicali liberi, che sono alla base dell’insorgenza di numerose patologie quali ipertensione, aterosclerosi, malattie ischemiche, Alzheimer.1
L’aglio ha ricevuto negli anni notevole attenzione in merito ai suoi possibili effetti benefici per l’apparato cardiovascolare5, in particolare per la riduzione della pressione sanguigna in caso d’ipertensione e dei livelli di colesterolo, entrambi considerati importanti fattori di rischio. Inoltre, sembra che l’aglio agisca anche come antiaggregante piastrinico6, riducendo il rischio di formazione di trombi.
Capacità antimicrobiche: l’aglio tiene sotto controllo l’Helicobacter Pylori, batterio responsabile di gastriti e ulcere, ma questo solo se viene consumato crudo. 1
Gli estratti di aglio, inoltre, hanno dimostrato in vitro di essere in grado di sopprimere la proliferazione batterica di Salmonella, Escherichia coli e Listeria. 5
Infine, in laboratorio sono state dimostrate le sue capacità antitumorali su diversi tipi di neoplasie.2
Per uso farmaceutico, sono disponibili prodotti a base di aglio sotto forma di succhi, oli, estratti liquidi, forme macerate e in polvere.1
In merito invece al rischio di interazioni tra aglio e farmaci, questo può considerarsi decisamente basso. 4
IN CUCINA
È consigliabile consumare l’aglio sminuzzandolo o schiacciandolo, perché queste operazioni ne preservano tutte le proprietà. Può essere consumato cotto, ma a una temperatura non troppo alta e per non più di dieci minuti, affinché l’allicina, grande antibiotico e antimicrobico, non si degradi.
È l’ideale per condire o soffriggere, ma è ottimo anche strofinato sulla bruschetta. Per renderlo più digeribile, si consiglia di togliergli l’anima (il germoglio all’interno). In purezza non contiene glutine. Uno spicchio d’aglio possiede circa 5kcal.
Molte persone rinunciano all’aglio per timore dell’alitosi, ma ci sono alcuni rimedi che possono contrastarla, per esempio masticare foglie di prezzemolo, chicchi di caffè, semi di cardamomo, coriandolo o cumino o mangiare una mela cruda.
BIBLIOGRAFIA